Il pianoro abitato è naturalmente fortificato dalle rupi che si ergono dalle valli di erosione dei fossi Acquarossa (resti di un ponte etrusco) e Francalancia; qui sul finire dell’VIII, ma specialmente nel VII e VI sec. a.C. si sviluppò una dinamica cittadina che sapientemente sfruttava i fertili terreni agricoli, i giacimenti di ferro e si avvaleva del commercio che univa le città costiere con la parte interna della penisola italiana. Politicamente gravitava nell’area della lucumonia di Velzna (Orvieto). Frentis, tale era forse il suo nome, venne distrutta sul finire del VI sec. e sulla sua vasta area (32 ettari) nessuno più vi costruì qualcosa cosicché i suoi resti rimasero sigillati per 2600 anni. Gli abitanti dispersi si riunirono poi un secolo dopo sul parallelo promontorio di Pianicara dando origine alla cittadina romana di Ferento.